Altamente polifago il Coccus Coccus attacca diverse specie di piante fruttifere quali pomacee, drupacee (il pesco è attaccato saltuariamente), noce, forestali e ornamentali, normalmente gli agrumi vengono risparmiati.
Le larve iniziano a scavare sotto la corteccia interessando la zona del cambio per poi scavare gallerie che si approfondiscono alla zona dell’alburno nella parte inferiore del tronco. Dalle gallerie fuoriesce una umida rosura rossastra che indica la presenza dell’insetto.
Le piante adulte attaccate sopportano anche un notevole numero di larve, ma vanno però incontro ad un inevitabile deperimento, con la possibilità in caso di vento forte di stroncarsi come nel caso del pioppo.
Gli adulti hanno abitudini notturne e di giorno rimangono riparati negli anfratti della corteccia. Essendo sprovvisti di apparati per l’alimentazione non riescono ad alimentarsi e pertanto sono destinati a morire in breve termine.
La lotta si attua intervenendo più volte sulla parte basale del tronco trattandolo con fosforganici a lunga persistenza ed eventualmente in miscela con olio bianco.
Se le larve sono penetrate in profondità, si tenterà di ucciderle con un filo di ferro oppure oppure iniettando nella galleria DDVP+ Propoxur o sospensioni di nematodi entomopatogeni.
Si può ricorrere anche alla cattura dei maschi con trappole.