Sono numerosi gli amanti delle piante carnivore, degli affascinanti esemplari vegetali in grado di catturare gli insetti con geniali stratagemmi. La specie più conosciuta e diffusa è senz’altro la Dionaea Muscipula o Venere Acchiappamosche, dotata di trappole spinose che si chiudono molto velocemente. Questa come altre piante della categoria d’inverno devono attraversare una fase di riposo vegetativo, durante la quale vanno lasciate in un ambiente fresco, con temperature intorno ai 10-15 gradi e senza acqua nel sottovaso, prestando attenzione che il terreno non secchi. In questa fase la crescita si ferma e la pianta cade in una sorta di letargo in previsione del risveglio primaverile. Tenere la nostra Dionaea a temperature più miti stimolandone la crescita la sottoporrebbe invece ad un inutile stress.
Il riposo vegetativo volge al termine all’inizio della primavera perciò a metà febbraio, quando le temperature iniziano ad alzarsi e aumenta la quantità di luce, la pianta ricomincia a crescere necessitando di acqua (rigorosamente piovana o distillata), ed è giunto il momento di effettuare il rinvaso.
Questa operazione è molto importante per assicurare un adeguato spazio di crescita alla nostra pianta carnivora, a maggior ragione se ha già riempito tutto il contenitore nel quale si trova attualmente. Senza contare che l’acqua somministrata durante l’anno potrebbe alla lunga far marcire la torba, provocando seri danni: occorre quindi togliere la pianta dal vaso, eliminare completamente il terriccio e rinnovarlo. Non è indispensabile farlo ogni anno, molto dipende dalla grandezza del contenitore e dal tipo di acqua che si usa: se quest’ultima è ricca di minerali e lo spazio è poco, allora è necessario procedere regolarmente, altrimenti si può attendere anche 3 anni. Se si è in dubbio basterà annusare il fondo del vaso per sentire se sa di marcio.
Per prima cosa sfiliamo delicatamente la pianta dal vaso, per poi rimuovere completamente la terra lavando la pianta sotto l’acqua. Niente paura se le radici appariranno di colore nerastro e di consistenza molle, in seguito ne spunteranno di più vigorose e biancastre. Dopo aver ripulito bene la Dionaea, eliminando le eventuali trappole annerite, sistemiamola nella nuova terra mettendo dell’acqua nel sottovaso.
Ma quale terra usare? Le piante carnivore si procurano i minerali di cui hanno bisogno con le loro catture, perciò vogliono acqua distillata e un particolare tipo di terreno. Il terriccio universale che utilizziamo comunemente per le altre piante è troppo ricco: l’ideale è utilizzare un substrato costituito per il 70% da torba acida di sfagno e per il 30% da sabbia a taglio fine di tipo non calcareo.