Mai avrei pensato fino a qualche anno fa di avere nella mia cucina un elettrodomestico come Philips Airfryer. Mi spiego.
Ero una “purista della cucina”. Nelle cucine di famiglia, anche a causa delle radici emiliane , si usavano solo pentole, coltelli e cucchiai. Poche le concessioni agli apparecchi elettrici, al massimo uno sbattitore a fruste per montare gli albumi a neve. Più o meno il tenore delle convinzioni, condivise tra le donne di famiglia, erano le seguenti
Il torrone per il dolce freddo? Meglio se sbriciolato a mano!
Le patate arrosto? Come si cucinano sulla stufa economica, quella con il fuoco a legna e i cerchi concentrici, non si cucinano da nessun’altra parte!
Un invito a cena con risotto cucinato in un elettrodomestico? Un orrore!
C’era poi la questione estetica, questa esclusivamente della sottoscritta: io schiava delle cucine a vista minimaliste, dove il piano di lavoro deve essere sempre pulito e sgombro, al massimo con suppellettili di design per contenere sale grosso e fino, uniche concessioni al disordine. La mia prima cucina era così, affacciata sul salotto, ordinata e decorata il giusto.
Sempre per questa mia fissa per il lato estetico, la prima cosa che vi dico di Airfryer è che non assomiglia per nulla a una padella ma piuttosto e un grande uovo, che ha un design moderno ed è tutta nera, dunque compatibile anche con le cucine dal design essenziale.
Convinta inizialmente che si trattasse di una classica friggitrice ad olio, ho scoperto velocemente che in realtà ero entrata in possesso di uno strumento per la cottura e la doratura degli alimenti “ad aria”. Come può avvenire questo? Posizionate nel cassetto estraibile ciò che volete cucinare, crudo o surgelato, dopo pochi minuti lo estrarrete cotto, dorato fuori e tenero dentro, utilizzando davvero pochissimi grassi.
Io, sempre più alla deriva tra lavoro e impegni, la utilizzo con soddisfazione di tutta la famiglia per cuocere patatine in busta, olive ascolane e cordon blue appena usciti dal banco surgelati del supermercato, ma anche per preparare contorni di verdure trifolate, come le zucchine nella foto. La doratura che ne risulta è perfetta e l’olio per friggere non c’è.
A questo punto due domande: che ne penserebbero le nonne? Probabilmente penserebbero male di me, ma mia madre e mia suocera intanto trovano Airfryer un utensile intelligente e quando vengono a cena da noi mangiano volentieri fritti e patatine.
E se vi state chiedendo in tutto questo affollamento di elettrodomestici che fine abbia fatto la cucina a vista, beh, vi dirò che ho chiamato Maria, la mia amica architetto. E che lei ha progettato una bellissima parete attrezzata da metterci davanti, da riempire di ogni sorta di accessorio e utensile. Così la cucina è diventata un angolo cottura, in cui campeggia una bellissima nicchia in cui tutti i miei elettrodomestici stanno in bella mostra e pronti all’uso.