Per chi è stufo del solito ficus, esiste una varietà sterminata di piante da interni fuori dal comune, che portano un tocco di allegria e di esotico nelle nostre case. Una di queste è la palma delle Hawaii, conosciuta anche come Brighamia. È composta da un fusto carnoso abbastanza grosso, più largo alla base e da una chioma con foglie grandi, di colore verde brillante, che restano sulla pianta tutto l’anno. Con l’arrivo della stagione fredda fanno la loro comparsa anche i fiori di colore bianco dalla forma tubolare, che emanano un profumo intenso. Originaria delle isole Hawaii, dove ora è in via di estinzione, la Brighamia in natura può raggiungere anche i 4 metri di altezza ma se coltivate in vaso hanno una crescita contenuta (in genere non superano il metro).
Naturalmente alle nostre latitudini la palma delle Hawaii viene tenuta perlopiù in casa e si può spostare all’aperto solo durante la stagione estiva. Ha bisogno di ricevere una buona quantità di luce tutto l’anno, anche al sole diretto, e non tollera le temperature rigide. Il terreno adatto per farla crescere è sciolto e con un ottimo drenaggio e si può ottenere mischiando del buon terriccio con una parte di torba, corteccia e sostanza organica. A primavera si può somministrare del concime liquido specifico per succulente, da sciogliere nell’acqua delle irrigazioni. Periodicamente è poi necessario effettuare la pulizia del tronco.
Risulta essere importante innaffiare a cadenza regolare per tutto l’anno, avendo cura di lasciar asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
Quando alle avversità, vanno segnalati possibili attacchi da parte di acari e cocciniglia: in tal caso è opportuno intervenire tempestivamente con un trattamento apposito. La moltiplicazione delle piante avviene per mezzo dei semi, che hanno tuttavia bisogno di moltissimo tempo prima di germinare.